Come la biancheria impatta sul successo di una SPA

23 Maggio 2025


Usare teli, salviette e accappatoi influisce sulla percezione che il mercato ha del tuo centro benessere. Leggi come nell’intervista con Laura Grazioli.

Laura Grazioli per Almatex

Nel settore wellness il benessere trascende il trattamento vero e proprio e anche ciò che potrebbe sembrare marginale – come un telo, un asciugamano o un accappatoio – gioca un ruolo centrale nella percezione del cliente.

Come produttori di biancheria in spugna di cotone ci interfacciamo spesso con estetiste che confermano quanto anche solo un telo o un accappatoio più o meno morbido possa fare la differenza nell’esperienza vissuta, e oggi abbiamo deciso di parlarne con Laura Grazioli, consulente e fondatrice di Wellness Impact.

Da anni Laura affianca strutture wellness, SPA e hotel nell’ottimizzazione dell’esperienza offerta, con un approccio che unisce visione strategica e attenzione concreta ai dettagli.Nell’intervista che le abbiamo fatto Laura ha condiviso con noi una riflessione sul valore “nascosto” della biancheria: un elemento capace di rafforzare la brand identity, generare qualità percepita e sostenere la coerenza dell’esperienza vissuta.

 

Ciao Laura e bentrovata. Oggi vogliamo parlare dello stretto legame che c’è tra la biancheria da bagno e l’esperienza che viene vissuta in una struttura wellness.

Quando aiuti i tuoi clienti a scegliere la giusta biancheria per la loro attività, a quali dettagli fai attenzione? Materiali, finiture,…

La scelta della biancheria in una struttura wellness è tutt’altro che un dettaglio operativo. È parte integrante della costruzione dell’identità del brand.

Sempre più aziende si stanno rendendo conto che la coerenza sensoriale è parte della customer experience. Il marketing esperienziale lo dice chiaramente: ogni contatto fisico con l’ambiente rafforza – o indebolisce – la percezione del brand. In quest’ottica, poter contare su un partner produttivo che cura materiali, design e personalizzazione con attenzione sartoriale, diventa una scelta strategica, non solo estetica.

Per questo, quando guido un cliente in questa decisione, mi concentro su materiali, texture e finiture che parlano lo stesso linguaggio dell’ambiente e del posizionamento della struttura. Un telo troppo rigido, un accappatoio scolorito, possono “stonare” con l’immagine che vogliamo trasmettere.

 

La praticità di lavaggio e la durata nel tempo sono caratteristiche che possono fare la differenza per i tuoi clienti?

Sì, e sono aspetti spesso sottovalutati. La biancheria in una struttura wellness è sottoposta a uso intensivo, lavaggi frequenti, necessità di igiene perfetta. Scegliere materiali di qualità che mantengano forma, colore e morbidezza nel tempo significa fare una scelta sostenibile sotto ogni punto di vista: ambientale, economico e organizzativo.

Sempre più spesso i clienti finali sono attenti alla coerenza anche sul piano etico: prediligono strutture che fanno scelte consapevoli, che durano nel tempo e riducono gli sprechi. Per questo, durabilità e praticità non sono solo esigenze gestionali, ma rispondono a un trend sociale più ampio. Aziende che coniugano estetica, performance e responsabilità produttiva, rispondono perfettamente a questa nuova sensibilità.

 

Invece chi frequenta SPA e centri benessere cosa nota dei teli e degli accappatoi che vengono utilizzati durante i trattamenti?

Molto più di quanto si pensi. Il cliente non sempre sa spiegare perché si è sentito accolto, ma percepisce ogni sensazione. Un telo avvolgente, un accappatoio profumato e caldo, diventano parte dell’esperienza. Allo stesso modo, un tessuto ruvido, una piega approssimativa o una tinta scolorita possono generare fastidio, anche inconsapevole.

Le neuroscienze del consumo ci ricordano che le decisioni si basano su ciò che sentiamo, prima ancora che su ciò che analizziamo. La biancheria è una componente silenziosa ma decisiva nella costruzione dell’esperienza. E proprio perché è data per scontata, quando è curata fa ancora più effetto.

 

Hai mai riscontrato casi in cui una biancheria non adeguata ha compromesso l’esperienza cliente? Come è stato risolto il problema?

Sì, e purtroppo succede più spesso di quanto si pensi. Ricordo un caso specifico: una struttura con un’ottima reputazione e servizi di alto livello aveva ricevuto recensioni negative legate a “teli ruvidi”, “accappatoi scoloriti” e “asciugamani umidi”. Nulla che riguardasse i trattamenti o lo staff, ma il cliente aveva percepito tutto il servizio come “meno curato” a causa di questi dettagli.

La soluzione è stata ripensare il parco biancheria con un approccio strategico: abbiamo selezionato un set coerente con il brand, di qualità superiore, resistente ai lavaggi e personalizzato. Da quel momento le recensioni sono cambiate. Questo dimostra come la qualità della biancheria può diventare un elemento di valore o di fragilità, a seconda della cura con cui viene gestita.

Affidarsi a produttori specializzati, capaci di guidare anche la struttura nella manutenzione e gestione della biancheria, è spesso una scelta che migliora l’esperienza e protegge la reputazione.

 

Scegliere prodotti made in Italy e certificati Oeko-tex e GRS è un valore aggiunto o un dettaglio che passa inosservato per il pubblico?

Tutt’altro! È un valore aggiunto che comunica molto, anche a chi non conosce tutte le sigle. In un’epoca in cui i consumatori – anche nel wellness – sono sempre più attenti all’origine e all’etica di ciò che consumano, dichiarare in modo chiaro la scelta di materiali certificati e filiere responsabili è una leva di marketing valoriale.

Le strutture che adottano questi standard non solo rispondono a un’esigenza di qualità interna, ma anche a una crescente richiesta esterna di trasparenza e consapevolezza. Affidarsi a produttori italiani certificati che integrano qualità produttiva e responsabilità ambientale, significa allinearsi a un trend di mercato ormai strutturale.

 

Quali sono, secondo te, i trend futuri nella selezione dei materiali per strutture wellness? La biancheria seguirà questa evoluzione?

Assolutamente sì. I trend che stanno emergendo nel mondo wellness — sostenibilità, multisensorialità, minimalismo funzionale, benessere rigenerativo — stanno influenzando anche la scelta dei materiali tessili.

Il cliente oggi cerca autenticità, trame naturali, certificazioni ambientali, ma anche soluzioni intelligenti che uniscano comfort e performance. Stiamo andando verso biancheria che non solo “veste” bene l’esperienza, ma la completa: tessuti naturali e rigenerativi, colorazioni eco, finiture che durano nel tempo e si armonizzano con l’ambiente.

In questo contesto, i produttori che innovano restando fedeli alla qualità artigianale, come Almatex, hanno un ruolo importante. Devono saper interpretare le esigenze estetiche e funzionali delle nuove generazioni di strutture, che cercano materiali belli, etici, durevoli… e allineati a un posizionamento chiaro.

 

Per quanto riguarda la personalizzazione, reputi che avere un set di biancheria con il logo e i colori del centro aiuti nella fidelizzazione della clientela? E nell’attività di promozione verso nuovi potenziali clienti?

La personalizzazione oggi non è un dettaglio decorativo, ma uno strumento di branding a tutti gli effetti. Un set di biancheria con logo e colori coordinati rafforza la riconoscibilità del brand e genera un impatto emotivo più forte. Il cliente percepisce di essere in un luogo curato, identitario, in cui ogni cosa è pensata.

Inoltre, la biancheria personalizzata ha un forte potenziale anche lato comunicazione: foto professionali, contenuti social, video promozionali acquistano coerenza e impatto quando anche gli oggetti di uso quotidiano “parlano il linguaggio” del centro. In questo senso, aziende come Almatex diventano un alleato strategico nella costruzione dell’identità visiva e sensoriale della struttura.

 

In fase di apertura o restyling di una struttura wellness, qual è il momento giusto per scegliere la biancheria? E perché è importante inserirla nella progettazione iniziale?

Spesso la scelta della biancheria viene rimandata agli ultimi momenti, trattata come un dettaglio operativo. Ma in realtà dovrebbe entrare già nella fase di progettazione dell’esperienza. Il tipo di tessuto, la palette colori, le finiture, il tipo di personalizzazione — tutto questo influisce sull’immagine complessiva che vogliamo trasmettere.

In un percorso di consulenza, lavoro proprio per mettere in sinergia il concept architettonico, il servizio e gli elementi “tangibili” dell’esperienza. La biancheria, se scelta con anticipo, può armonizzarsi con l’ambiente, rafforzare la coerenza visiva e contribuire alla sensazione che “tutto parli la stessa lingua”. Lavorare con fornitori come Almatex fin dalle prime fasi permette di progettare il dettaglio con lo stesso livello di attenzione dedicato al design o alla selezione dei trattamenti, garantendo una qualità percepita superiore e una migliore gestione operativa nel lungo termine.

 

Grazie Laura per il tuo tempo e per la tua disponibilità.

Se anche tu vuoi proporre nel tuo centro biancheria dal valore aggiunto, contattaci.

Saremo lieti di studiare una soluzione su misura delle tue esigenze e aiutarti a migliorare la percezione del tuo marchio con teli, asciugamani e accappatoi personalizzati.

CONTATTACI

Entra nel mondo delle soffici idee

Inserisci i tuoi dati per ricevere subito il nostro catalogo delle spugne per il Wellness.